Il Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro è intervenuto nel corso di un tavolo tecnico con i vertici del Ministero dell’Economia, presentando una serie di proposte per la semplificazione del sistema fiscale. Tra le richieste avanzate dai Consulenti l’innalzamento della soglia di esenzione dall’obbligo di invio della comunicazione annuale IVA e la cancellazione dell’obbligo di redazione e presentazione del modello degli studi di settore per professionisti e lavoratori autonomi. Durante l’incontro, inoltre, il MEF ha confermato che è stato firmato il Dpcm che rinvia al 21 settembre il termine per l’invio dei modelli 770/2015.

ROMA – ‘La riorganizzazione del sistema tributario rappresenta un passaggio di estrema importanza nell’ambito del processo di semplificazione fiscale. Primo cantiere da aprire e’ quello della revisione del calendario delle scadenze”. A dirlo la commissione Economia e fiscalita’ del Consiglio

nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro che oggi ha partecipato al tavolo tecnico per la semplificazione fiscale istituito dal ministero delle Finanze. “Una revisione -sottolinea- al fine di evitare il ripetersi dell’ingorgo che si crea in certi periodi dell’anno ed evitare cosi’ di rincorrere la proroga dei termini’, come dimostra il caso di questi giorni relativo all’invio modelli 770 il cui Dpcm e’ stato firmato oggi pomeriggio alla vigilia della scadenza del termine ordinario del 31 luglio – .
“La categoria -commenta il consigliere delegato Fulvio Morelli- accoglie con estremo favore e ottimismo l’iniziativa intrapresa dal ministero in quanto trattasi di un lavoro su obiettivi condivisi. Uno scambio delle reciproche idee e posizioni, infatti, non puo’ che favorire, con immediatezza, l’emersione delle reciproche esigenze e criticita’ – .

Durante l’incontro, i consulenti del lavoro “hanno sottoposto al Mef alcune proposte che, pur senza conseguenze in termini di gettito, possono comportare tangibili semplificazioni non solo ai professionisti, ma soprattutto ai contribuenti sui quali si riverberano gli effetti di adempimenti ontologicamente complessi e articolati, ma per di piu’ da svolgere a ridosso di scadenze e spesso contrassegnati da incertezze applicative”. “Alcune proposte -spiega- vanno nella direzione di consentire la soppressione di adempimenti almeno per alcun fasce di contribuenti minori. Come la richiesta di innalzamento della soglia di esenzione dall’obbligo di invio della comunicazione annuale Iva, e della soppressione dell’obbligo di redazione e presentazione del modello degli studi di settore per professionisti e lavoratori autonomi in genere. Altre, invece, possono tradursi in vantaggi anche per l’amministrazione finanziaria in quanto possono spingere verso un processo di utilizzo degli strumenti di gestione telematica ancor piu’ virtuoso, su cui l’Agenzia delle Entrate ha dato priorita’”.

E’ il caso, ad esempio, sottolinea, “dell’utilizzo del canale telematico ‘Civis’, sul quale punta molto l’Agenzia e su cui ha chiesto la collaborazione anche agli ordini dei consulenti del lavoro i quali hanno stipulato appositi protocolli d’intesa”. “A tal proposito, la proposta dei consulenti del lavoro consente di superare alcune criticita’ oggettive in quanto permette di recuperare i tempi dell’eventuale esito negativo della procedura telematica che limita le potenzialita’ e quindi l’utilizzo dello strumento”, precisa. Altri suggerimenti formulati da parte dei consulenti del lavoro riguardano “le scadenze legate alle dichiarazioni fiscali e sono finalizzate all’obiettivo di fornire un quadro di certezze stabile nel tempo, evitando la costante necessita’ di chiedere proroghe di termini: la proposta e’ quella di legare la scadenza alla definitivita’ dell’approvazione dei modelli”. Particolare attenzione “i consulenti attribuiscono agli adempimenti dei sostituti di imposta soprattutto in conseguenza della nuova comunicazione unica che ha debuttato nel 2015 per la dichiarazione delle somme assoggettate a ritenuta d’acconto nel periodo di imposta precedente”. “Il termine di redazione e consegna e’ fissato per il 28 febbraio di ogni anno ed e’ previsto che entro il 7 marzo venga effettuata la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate”, osserva.

“I consulenti del lavoro -precisa- hanno condiviso l’esigenza di semplificare il rapporto fisco-contribuente, ma occorre considerare che a fine febbraio scade il termine per il conguaglio fiscale e alla luce del fatto che si tratta di un adempimento completamente rinnovato, ampliato nei contenuti e con un nuovo onere che e’ quello di trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate, propongono la consegna ai sostituiti al 15 marzo di ogni anno e la trasmissione a fine marzo”. “In conseguenza della nuova dichiarazione -ribadisce la categoria- occorre semplificare il modello 770 al fine di evitare una duplicazione di dati gia’ in possesso dell’amministrazione finanziaria. Viene chiesta anche una rivisitazione dei termini di scadenza di altre denunce periodiche la cui finalita’ non riguarda calcoli di imposte ma solo rendere notizie e informazioni all’Agenzia delle Entrate al fine di consentire controlli fiscali piu’ mirati”.

“Tuttavia -ammette- si puo’ prevedere un differimento coerentemente con la scadenza della dichiarazione dei redditi del periodo di imposta interessato dai controlli. E’ il caso, ad esempio, del cosiddetto ‘spesometro’, la cui scadenza puo’ essere successiva al modello unico. Si propone entro la fine del periodo d’imposta successivo. Analoga richiesta per la comunicazione dei beni ai soci”. “Viene altresi’ chiesta -continua- l’estensione della proroga nel periodo di differimento feriale a tutti gli adempimenti, comprese comunicazioni di irregolarita’ del modello Unico. Altre richieste riguardano i tributi locali per i quali adempiere agli obblighi previsti e’ diventato negli ultimi anni complicatissimo. Le proposte sono di far confluire, ove possibile, dichiarazione dei dati e versamenti, all’interno del modello Unico. Inoltre, occorre fare riferimento alle aliquote deliberate entro la fine dell’anno precedente al pagamento. Nell’ottica di deflazionare del contenzioso e’ anche richiesta l’applicazione della sospensione dei termini in caso di presentazione dell’istanza di autotutela per una durata pari al periodo entro il quale l’Agenzia deve fornire una risposta secondo la disciplina generale in materia di trasparenza amministrativa”.
(Adnkronos)
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