Poche le correzioni e nessuna di carattere sostanziale. I due originali sono così pronti per essere utilizzati per le dichiarazioni relative all’anno d’imposta 2011

Passaggio indolore da bozze a definitivi per i popolari modelli 730 e Cud 2012, da utilizzare per le dichiarazioni dei redditi 2011. Con due provvedimenti firmati il 16 gennaio, il direttore dell’Agenzia ha approvato le versioni ufficiali, dando così il via libera alla pubblicazione on line sul sito delle Entrate.
 
A parte piccoli “aggiustamenti”, quasi fisiologici nelle trascrizioni da brutta a bella copia, i modelli non hanno subito modifiche sostanziali rispetto ai primi prototipi, pertanto, restano attuali e valide le novità segnalate, con due distinti articoli (cfr “On line la bozza del 730/2012. Con tutte le novità dell’anno” del 23 dicembre e “Pronta la bozza del Cud 2012. Introdotte le new entry dell’anno” del 28 dicembre), al tempo della pubblicazione delle versioni provvisorie.

Cud 2012

Vediamo le novità introdotte a seguito delle modifiche normative intervenute nell’anno.
 
Incentivi fiscali per il rientro dei “cervelli” nel Belpaese
“BM” è il codice predisposto per indicare nelle annotazioni l’ammontare complessivo delle somme erogate e di quelle che non hanno concorso a formare il reddito imponibile dei giovani talenti rientrati dall’estero e dei cittadini europei che hanno trasferito la loro attività lavorativa in Italia. La legge 238/2010 ha previsto per loro, fino al 31 dicembre 2013, la riduzione della base imponibile ai fini Irpef dell’80%, se donne, e del 70%, se uomini.
 
La solidarietà entra nel Cud
Nel Cud 2012 c’è posto anche per il contributo di solidarietà, introdotto dalla manovra d’agosto (articolo 2, comma 2, Dl 138/2011). Riguarda coloro che hanno un reddito complessivo annuo lordo superiore a 300mila euro, per i quali il datore di lavoro effettua il prelievo al momento del conguaglio.
Da segnalare anche la diversa modalità di trattamento (tassazione ordinaria anziché separata) per le somme eccedenti il milione di euro corrisposte alla cessazione del rapporto di lavoro.
 
Spazio dedicato per lo “sconto” Irpef
Il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto dell’Irpef dovuto per il periodo d’imposta 2011 entra nella certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente del 2012. La previsione dello “sconto” sull’acconto dovuto per i periodi d’imposta 2011 e 2012 è stata introdotta dal Dl 78/2010, mentre il Dpcm del 21 novembre scorso ha quantificato l’entità della riduzione e le modalità di applicazione. Se il datore di lavoro o l’ente pensionistico avevano già effettuato il prelievo nella misura ordinaria al momento dell’entrata in vigore del Dpcm, hanno dovuto restituire le maggiori somme trattenute nella retribuzione o nel rateo pensionistico di dicembre oppure dovranno farlo nel prossimo mese di gennaio.
La riduzione dal 99% all’82% andrà segnalata nelle annotazioni del Cud con il codice “BQ”.
 
Conferme per premi di produttività e comparto sicurezza
Nel Cud 2012 trovano spazio anche due agevolazioni introdotte negli anni precedenti e prorogate per il 2011. Si tratta:

  • dell’imposta sostitutiva del 10% sulle somme legate alla produttività e all’efficienza organizzativa aziendale nel settore privato, che, introdotta in via sperimentale dal 2008, è stata estesa al 2011, a patto che il salario accessorio sia definito da accordi e contratti collettivi territoriali o aziendali
  • della detrazione di 141,90 euro per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

 
Anche il 5 per mille dà spazio a ambiente e cultura
C’è uno spazio in più nella scheda per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef allegata al modello Cud 2012. Nel 2012, infatti, sarà possibile indirizzare il contributo anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

730 2012

Tutte le novità sono riassunte nel punto 2 della “Guida alla compilazione della dichiarazione” all’interno delle istruzioni: l’arrivo della “cedolare secca”; il 5 per mille destinato, dal prossimo anno, anche al finanziamento delle attività che tutelano o promuovono i beni culturali e paesaggistici; il contributo di solidarietà previsto per chi supera i 300mila euro di reddito annuo; la riduzione dell’acconto Irpef 2011; le innovazioni riguardanti il “bonus ristrutturazioni”. Richiamate anche le proroghe dei benefici introdotti negli anni precedenti, come le agevolazioni per i premi di produttività dei dipendenti del settore privato, la detrazione riconosciuta al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso, il “bonus energia” per gli interventi sugli edifici esistenti.
 

Cedolare secca in primo piano
Nel quadro B, dove vanno indicati i redditi da fabbricati, trovano posto due nuove colonne per segnalare l’adozione della cedolare secca. In dettaglio, nella colonna 5 viene indicato un codice che individua la percentuale del canone riportata in quella successiva: l’85% (o il 75%), in caso di tassazione ordinaria, il 100% dell’affitto percepito se si è scelto il regime della cedolare secca. I nuovi codici sono stati introdotti per attirare l’attenzione del contribuente e ridurre così il numero di errori in fase di compilazione del modello.
Nella colonna 11 approda la casella “opzione cedolare secca” che devono barrare coloro che hanno deciso di adottare il nuovo regime.
 

Bonus ristrutturazioni senza comunicazione al Cop
Tutto più semplice per chi vuole usufruire delle agevolazioni previste per le ristrutturazioni.
Da quest’anno è stato soppresso l’obbligo dell’invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara (Cop). Basta riportare i dati identificativi dell’immobile nella sezione del quadro E, creata a tale scopo. Nessun problema, ovviamente, per chi ha già inviato la comunicazione al Cop,  a sua disposizione troverà un’apposita casella da barrare.
 

Spazi raddoppiati per la riduzione dell’acconto
Nella bozza del modello del modello 730/2012 compaiono, nel quadro F, due nuovi campi che tengono conto del differimento del pagamento di 17 punti percentuali relativi agli acconti di Irpef e cedolare secca 2011. I neonati spazi servono a indicare il credito d’imposta compensato in F24 nel caso di versamento di uno o di entrambi gli acconti in misura piena.
 

Il 5 per mille tutela anche ambiente e cultura
Modello e istruzioni ricordano, inoltre, che, grazie alle disposizioni contenute nel Dl 98/2011, dalla prossima dichiarazione dei redditi è possibile destinare il contributo del 5 per mille anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
 

Debutta il contributo di solidarietà
L’inedito contributo, frutto della manovra d’agosto (articolo 2, comma 2, Dl 138/2011), che  interessa coloro che hanno un reddito complessivo annuo lordo superiore a 300mila euro e per tale motivo devono versare il 3% della somma eccedente tale soglia, conquista la sua sezione nel il quadro C.  Due i campi dedicati: il primo per indicare il reddito al netto della riduzione operata dal sostituto, il secondo per l’ammontare del contributo.

Modelli 770 2012

All’interno dell’ordinario, le più rilevanti novità discendono dalla norma che ha disciplinato il rientro dei capitali e delle attività detenute all’estero, che ha previsto l’applicazione di aliquote diverse, a seconda della data di “adesione allo scudo”: 5% per le emersioni effettuate fino al 15 dicembre 2009, 6% dal 30 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, 7% dal 1° marzo al 30 aprile 2010. Agli intermediari destinatari della dichiarazione riservata è messa a disposizione la sezione IV del quadro SX, cui è stata ora aggiunta una colonna ad hoc per raccogliere i dati sulle emersioni al 7 per cento.

Il via al 770 ordinario e alle istruzioni è arrivato con il provvedimento del 17 gennaio.

Riguardo al semplificato, invece, spicca il debutto di un prospetto inedito. Si tratta dell’SY che permette di gestire sia le somme derivanti dai bonifici effettuati per lavori che danno diritto alle detrazioni del 36% (ristrutturazioni edilizie) e del 55% (riqualificazione energetica), sulle quali banche e Poste hanno effettuato una ritenuta del 10% a titolo di acconto dell’imposta dovuta dai beneficiari, sia quelle liquidate in seguito a procedure di pignoramento presso terzi. Questi ultimi, infatti, se sostituti d’imposta, all’atto del pagamento hanno operato una ritenuta del 20% come acconto dell’Irpef dovuta dal creditore pignoratizio.

Anche questo modello, con le sue istruzioni, è accompagnato dal relativo provvedimento firmato il 17 gennaio.