E’ stato siglato il 24 aprile scorso un accordo interconfederale tra CGIL CISL UIL e Confindustria per dare attuazione al Decreto sulla detassazione del salario di produttivita’. L’accordo prevede due nuove modalita’ per estendere l’area di applicazione della detassazione attraverso un ampliamento della pratica contrattuale: 1) accordi a livello di singola impresa, anche dove non ci sono rappresentanze sindacali, tra le federazioni territoriali di categoria e le aziende assistite dalle articolazioni territoriali di Confindustria; questi accordi sono applicabili a tutti i dipendenti; 2) accordi territoriali che diano la possibilita’ di applicare la detassazione ai lavoratori che effettueranno prestazioni di orario diverse da quelle abitualmente praticate in azienda; questa seconda tipologia di accordi si muove sul piano dell’opportunita’ non essendo di natura vincolante. ”Si tratta di un accordo nel segno dell’innovazione – commenta Raffaele Bonanni, Segretario generale CISL – rappresenta, infatti, un’evoluzione dell’accordo del 28 giugno 2011 e persegue l’obiettivo di portare piu’ salario netto ai lavoratori e di favorire anche nelle piccole imprese, prive di rappresentanza sindacale, la pratica della contrattazione e la possibilita’ di introdurre elementi di innovazione organizzativa attraverso un uso piu’ mirato del sistema degli orari”. ”Un accordo – continua Bonanni – che cerca di dare un percorso comune agli interessi dei lavoratori e delle imprese nel segno di una maggiore competitivita’ del nostro sistema industriale e di maggiori opportunita’ salariali per i lavoratori. E’ importante sottolineare la firma unitaria di un accordo finalizzato a far crescere la contrattazione di secondo livello sia in termini quantitativi che qualitativi. Confidiamo che questo accordo possa dare un quadro di riferimento piu’ certo e piu’ sereno allo sviluppo della contrattazione nei prossimi mesi, confermando il ruolo delle parti sociali e della contrattazione stessa come elemento fondamentale di coesione sociale e fattore di competitivita’ e di sviluppo”.