Il maldipancia non sempre è la (prevedibile) conseguenza di un`abbuffata. Qualche volta tutto nasce dal fatto che si è rimasti a bocca asciutta.



Il giorno dopo il click day con cui l`Inail ha messo a disposizione 6o milioni per finanziare progetti destinati a migliorare la sicurezza del lavoro il malessere è comune.

La cronaca: 12 gennaio, ore 14: parte la gara via web.

In 45 minuti il budget sfuma.

Il 95% delle risorse si dilegua in appena 27 minuti.

Alle ore 14 e o5 si registra un imprevisto: il portale dell`istituto non regge alla valanga di click (tre milioni e mezzo di accessi) e va in tilt.

Per una decina di minuti, dicono dall`ente, per una mezz`ora denunciano alcuni protagonisti. Quando il problema viene risolto, le risorse risultano esaurite. Fine dei giochi.

Il bilancio è di 1.438 progetti promossi contro 17mila e 90o rimasti a bocca asciutta. Il 49% delle richieste che sono passate è riconducibile a micro imprese (1-1o dipendenti).

Le testimonianze si sovrappongono.

A partire dagli intermediari: « È stato impossibile non solo inviare la domanda, ma anche connettersi al sito» dice un commercialista della provincia di Parma. «Mentre stavo effettuando l`operazione -ricorda Tiziana Fracassi, consulente del lavoro a Piacenza – sono stata buttata fuori dal sistema. Ho riprovato da quattro terminali diversi. Niente». Un sondaggio della Fondazione studi rileva che solo il 2% su oltre 28mila consulenti del lavoro è riuscito a partecipare al click day. Ci sono poi gli imprenditori: Francesca Precetti è titolare di un`azienda di La Spezia che produce materassi, sette dipendenti e un fatturato annuale di 73omila euro. «I fondi mi avrebbero aiutato ad acquistare una cabina di grassaggio per i nostri telai racconta, Con questo progetto avremmo smesso di utilizzare una vasca con sostanze solventi, tossiche. Fino alle 15 non sono riuscita a collegarmi. Quando alla fine ce l`abbiamo fatta, i fondi erano già esauriti». La La cronistoria MMI (*) caduta portale Fonte: Inail conclusione è amara: «In un momento di crisi come questo perdere in questo modo un sostegno economico…». C`è poi Tommaso, a capo di un`azienda del lodigiano che produce lenzuola e tovaglie. È originale: fa la cronistoria di quei pochi secondi: «Ore 14: sono in fibrillazione perché ho le mie cinque domande da inviare. Ore 14 e 15: non sono ancora riuscito a entrare nel portale (la solita storia, penso, saremo in tanti e lo intasiamo). Ore 15: è un`ora che provo e… nulla. A un certo punto riesco a entrare ma il sistema mi sbatte fuori. Ore 16: come sopra, con molto nervosismo. Ore 16 e trenta: finalmente si entra! Due minuti di gidia, poi appare una scitta: “fondi esauriti”. Morale: i bandi di questo genere dovrebbero aiutare le imprese che vogliono aumentare il livello di sicurezza ma questa modalità di accesso ai finanziamenti non garantisce l`equità tra chi partecipa». Infine, le associazioni. Daniele Giangiulli, direttore regionale di Confartigianato Abruzzo, racconta che « alle 14, al momento dell`avvio del click day, sul nostro monitor è apparsala scritta: “server momentaneamente fuori servizio”. Avevamo effettuato la simulazione preventiva per una cinquantina di progetti. Tutti avevano ottenuto il via libera del sistema. Alla fine non abbiamo ottenuto nemmeno un euro». L`Inail replica. I disguidi tecnici hanno coinvolto tutti. Nessun favoritismo. Per il 2011 sono in palio altri 18o milioni, da ripartire in due click day da 90, in agenda (forse) ad aprile e ottobre. Internet permettendo

Andrea Carli sul : Il Sole 24 ore del 14/004/2011

dalla rassegna stampa del sito INAIL