L’applicativo rileva i certificati a rischio

L’INPS, con circolare n. 26/2011, ha rilasciato la procedura Data Mining per la gestione delle visite mediche di controllo domiciliare.

A seguito delle modifiche introdotte in materia di certificazione di malattia l’INPS, con circolare n. 26/2011, comunica le innovazioni conseguenti al rilascio della procedura Data Mining già anticipata con precedente circolare.

In effetti, il servizio di trasmissione telematica ha consentito di automatizzare e digitalizzare completamente la presentazione dei certificati di malattia, e questo può adesso permettere una riorganizzazione delle procedure interne e quindi del lavoro, volta a migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo.

Il nuovo applicativo permette una scelta dei soggetti da sottoporre a visita medica guidata da un “sistema informatico esperto” che è in grado di individuare i certificati in costanza di prognosi e quindi non solo quelli appena pervenuti ma anche quelli attivi al momento dell’analisi.

Inoltre, come chiarito dall’Istituto, il Data Mining è in grado di proporre una lista di visite mediche domiciliari da effettuare sulla base di probabilità segnalata a seconda dell’intensità del rischio, permettendo di individuare una possibilità medio/alta di conclusione della visita con esito positivo.

Alla lista delle visite proposte dal Data Mining si affiancano le visite:

– richieste dai datori di lavoro – OBBLIGATORIE;

– ritenute comunque necessarie dal Dirigente Medico di sede;

– preordinate da analisi proposte a livello centrale.

Con il suddetto sistema, il medico di Sede, potrà esaminare e disporre le misure di controllo, in automatico, sulla base dei certificati assegnati alle singole strutture e, quindi, svolgere gli adempimenti quotidiani con maggiore celerità.

Spetterà, comunque, al Coordinamento Generale medico legale, fornire periodiche indicazioni in tema di scelte prioritarie nell’uso di filtri o di campagne di verifica sulla sussistenza dello stato di malattia.

(Circolare INPS 08/02/2011, n. 26)

Fonte: IPSOA