In materia di omissioni contributive, la Corte di Cassazione ha chiarito che deve considerarsi perfezionata correttamente la notifica della cartella esattoriale effettuata nelle mani del lavoratore dipendente.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 7379 del 28 marzo 2014, ha precisato che la consegna dell’atto effettuata nelle mani della domestica, non solo deve considerarsi valida per il rapporto di lavoro che lega la stessa al datore, effettivo destinatario, ma anche in ragione del fatto che risulterebbe inverosimile per il datore sostenere di non conoscere il soggetto, posto che nello specifico la semplice presenza presuppone il consenso.