Una piattaforma comune per la detassazione negli studi professionali. Il 13 aprile scorso, Confprofessioni, la Confederazione italiana libere professioni, e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UIltucs-Uil, hanno sottoscritto un accordo quadro che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione, legata ad incrementi della produttività. L’accordo prevede che a partire dal 1 gennaio 2011 gli studi professionali e le aziende collegate potranno applicare la tassazione agevolata del 10% su diverse voci della busta paga dei dipendenti: lavoro supplementare, clausole elastiche e flessibili, straordinari, lavoro notturno, festivo e domenicale e altre prestazioni correlate all’aumento della produttività negli studi.

“Per i professionisti si tratta di una grande risultato” ha commentato Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, “che consente di guardare con maggior fiducia al futuro. Attraverso l’ accordo quadro abbiamo voluto salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori, incentivando al tempo stesso la produttività in una fase economica ancora molto difficile per il comparto professionale. L’intesa sulla detassazione pone infatti le basi per la definizione di accordi quadro territoriali, che recepiscano i contenuti del Contratto collettivo nazionale degli studi professionali, alleggerendo i costi del lavoro e incrementando la produttività, l’innovazione e l’efficienza organizzativa negli studi”. Con gli accordi territoriali che dovranno recepire l’intesa nazionale sulla detassazione verranno valorizzate le delegazioni regionali sulle quali Confprofessioni sta puntando molto per la crescita dell’intero sistema professionale.

L’accordo siglato da Confprofessioni con le organizzazioni sindacali per applicare la tassazione agevolata prende le mosse da una circolare dell’Agenzia delle Entrate del 14 febbraio scorso e si applica ai dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate (circa 1 milione di lavoratori) che applicano il Contratto collettivo nazionale di categoria.

“Con questo accordo -ha commentato Mario Piovesan, della segreteria sindacale della Fisascat Cisl- sara’ possibile sviluppare nuove relazioni sindacali con Confprofessioni anche a livello territoriale. La trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale puntera’ proprio sull’affermazione della contrattazione decentrata come gia’ avvenuto nei recenti rinnovi contrattuali del turismo e del terziario, della distribuzione e dei servizi”.

“Si tratta di una grande opportunita’ per i lavoratori del settore degli studi professionali: con l’avvio della contrattazione integrativa nel settore -ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Cisl, Pierangelo Raineri- non solo sara’ possibile favorire nuove forme di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso incrementi salariali legati alla produttivita’, ma anche accedere alle nuove disposizioni in materia di detassazione del reddito”.


[download id=”43″]