La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 13575 del 21 giugno 2011, ha sancito la legittimità di un licenziamento per giusta causa motivato dall’azienda dalla rottura del rapporto fiduciario tra il dipendente e l’azienda stessa, a seguito delle frasi ingiuriose del collaboratore verso i suoi superiori.

Nel dettaglio, la Suprema Corte ha stabilito che le critiche rivolte dal dipendente ai dirigenti, volte a screditarne l’onestà intellettuale e risultanti anche offensive, possono costituire giusta causa per un licenziamento per la sopraggiunta frattura del rapporto fiduciario tra l’azienda e il dipendente stesso, anche qualora queste offese non costituiscano reato di diffamazione.

Fonte: Seac