È stato reso noto il testo del Disegno di Legge recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. La riforma che ha come obiettivo la realizzazione di un mercato del lavoro inclusivo e dinamico e prevede, tra l’altro:

  • il contratto a tempo indeterminato come forma contrattuale “tipica” del mercato del lavoro;
  • l’apprendistato rimane lo strumento privilegiato per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro; stabilita una durata minima di 6 mesi, (esclusa per i contratti stagionali). Il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati sale a 3/2, la quota di apprendisti da stabilizzare per assumerne di nuovi scende dal 50% al 30% nei primi trentasei mesi;
  • la limitazione degli usi impropri dei contratti flessibili quali accessorio e intermittente (è prevista l’introduzione dell’obbligo di comunicare ogni chiamata) e dei contratti atipici (partite IVA e co.co.pro), mentre, è abrogato il contratto di inserimento;
  • l’elevazione del costo in caso di utilizzo del contratto di lavoro a termine (sale del 1,4% la contribuzione da versare per ogni lavoratore a tempo determinato), riconoscendo tuttavia un “premio di stabilizzazione” in caso di trasformazione a tempo indeterminato; tuttavia la stipulazione del primo contratto a termine non deve essere più legittimata da una causale;
  • in caso di licenziamento illegittimo la possibilità di reintegro dei lavoratori anche nei casi di manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustifico motivo oggettivo (economico);
  • la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, con l’introduzione dell’ASPI (assicurazione sociale per l’impiego;
  • creazione di Fondi di solidarietà nei settori non coperti dalla cassa integrazione.

Fonte: Seac.it

[download id=”75″]